Dunque la guerra in Ucraina è scoppiata, con una virulenza che nessuno immaginava. Putin ha riportato l’Europa nell’incubo della storia a suon di bombe, con un attacco proditorio a una nazione libera. Proprio mentre cominciavano a rombare i motori dei carri armati russi che il 24 febbraio 2022 avrebbero invaso l’Ucraina, la redazione di Presente ha intervistato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana Pace e Disarmo. Vignarca è un esperto e attivista contro gli armamenti in particolare quelli nucleari. Nel 2017 ha rappresentato gli attivisti italiani alla consegna del premio Nobel per la pace, assegnato alla campagna mondiale per il disarmo nucleare.
Nell’intervista Vignarca ha riecheggiato quanto aveva già dichiarato in un’intervista alla nostra redazione Mao Valpiana, presidente del Movimento Non violento italiano: le guerre non scoppiano, si preparano. E la via maestra per preparare le guerre è il riarmo, che, dopo l’assalto alle Torri Gemelle è stato continuo in tutto il mondo, anche per quanto riguarda le terribili bombe nucleari, che anche l’Italia ospita.
Mentre i combattimenti infuriano in Ucraina, è il momento del coraggio più grande: quello di chi opera per la pace.